Avvocato divorzista Bari

Le principali problematiche riguardanti il divorzio e la cessazione degli effetti civili del matrimonio, per le quali gli utenti, nelle ricerche in rete, utilizzano espressioni tipo “avvocato divorzista Bari” o “avvocato divorzio Bari”, attengono a:

  • contributo al mantenimento dei figli minorenni da parte del genitore non affidatario o non collocatario degli stessi;
  • contributo al mantenimento dei figli maggiorenni economicamente non autosufficienti da parte del genitore non convivente con loro;
  • mantenimento dell’ex coniuge;
  • sorte degli immobili acquistati durante il matrimonio;
  • conseguenze del divorzio rispetto ai regali fatti in favore all’ex coniuge;
  • conseguenze del divorzio rispetto all’eredità dell’ex coniuge;
  • rilevanza rispetto alle condizioni del divorzio della convivenza dell’ex coniuge con un’altra persona;
  • circostanze che possono giustificare la modifica delle condizioni del divorzio.

Si è ritenuto opportuno, pertanto, articolare il discorso relativo alle questioni in materia di divorzio attraverso diverse pagine autonome, nelle quali sono affrontate alcune di tali questioni unitamente ad altre ancora per le quali i clienti sono soliti rivolgersi all’avvocato civilista, dagli utenti spesso individuato, nelle ricerche in rete, utilizzando espressioni tipo “Avvocato matrimonialista Bari”, “Avvocati divorzisti Bari” o “Avvocato divorzista Bari”.

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Contatti

Per le problematiche in materia di divorzio a Bari contattate il nostro studio legale civilista, le caratteristiche principali della cui attività sono riportate in Home e Studio legale.

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Novità giurisprudenziali

  • 18.12.2023 – Cassazione Sezioni Unite – sentenza n.35385 – La convivenza prematrimoniale è rilevante ai fini della determinazione dell’assegno di divorzio – Ai fini dell’attribuzione e della quantificazione, ai sensi dell’art. 5, comma 6, l. n. 898 del 1970, dell’assegno divorzile, avente natura, oltre che assistenziale, anche perequativo-compensativa, nei casi peculiari in cui il matrimonio si ricolleghi a una convivenza prematrimoniale della coppia, avente i connotati di stabilità e continuità, in ragione di un progetto di vita comune, dal quale discendano anche reciproche contribuzioni economiche, laddove emerga una relazione di continuità tra la fase ‘di fatto’ di quella medesima unione e la fase “giuridica” del vincolo matrimoniale, va computato anche il periodo della convivenza prematrimoniale, ai fini della necessaria verifica del contributo fornito dal richiedente l’assegno alla conduzione familiare e alla formazione del patrimonio comune e personale di ciascuno dei coniugi, occorrendo vagliare l’esistenza, durante la convivenza prematrimoniale, di scelte condivise dalla coppia che abbiano conformato la vita all’interno del matrimonio e cui si possano ricollegare, con accertamento del relativo nesso causale, sacrifici o rinunce, in particolare, alla vita lavorativa/professionale del coniuge economicamente più debole, che sia risultato incapace di garantirsi un mantenimento adeguato, successivamente al divorzio.
  • 31.05.2023 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 15229 – Nessun obbligo per il padre che non vuole pagare (e non condivide) l’Università privata della figlia – Un padre (divorziato) è obbligato a pagare il 50% delle spese straordinarie da sostenersi per la figlia, in ragione della frequenza da parte della stessa (poiché particolarmente “dotata”) del corso di studi in economia presso un’Università privata, scelta proprio dell’ex moglie?
  • 30.05.2023 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 15215 – Studente universitario fuori sede: come dividere le spese di alloggio tra genitori divorziati? – Le spese di alloggio per il figlio studente fuorisede devono essere ripartite tra i genitori come spese straordinarie, ma non necessariamente nella misura del 50% per ciascuno, dovendo il giudice di merito tenere conto delle rispettive sostanze patrimoniali e della capacità di lavoro di ciascun genitore.
  • 29.07.2022 – Cassazione Civile – sez. I – sentenza n. 23583/22 – La moglie ha diritto all’assegno divorzile anche se si procura lavori saltuari – L’assegno di divorzio ha natura assistenziale, compensativa e perequativa, per cui è dovuto anche se l’altro coniuge si procura lavori saltuari.
  • 12.07.2022 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 22076/22 – Revoca dell’assegno di mantenimento del figlio maggiorenne: il giudice deve valutare in concreto se è raggiunta l’indipendenza economica – In tema di contributo al mantenimento dei figli maggiorenni, il giudice a cui sia chiesta la revoca del corrispondente assegno, in ragione del reperimento da parte del figlio di un’occupazione lavorativa, è chiamato a valutarne in concreto il raggiungimento dell’indipendenza economica.
  • 01.07.2022 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 21054 – Il trasferimento della madre per lavoro non determina la perdita dell’affidamento del figlio – Respinto il ricorso del padre. La ricerca di una nuova occupazione, infatti, pur potendo incidere in negativo sulla quotidianità del minore, non pregiudica l’affidamento.
  • 24.06.2022 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 20452/22 – Revoca dell’assegnazione della casa familiare e revisione dell’assegno divorzile – L’assegnazione della casa familiare, in caso di divorzio o separazione, è prevista a tutela dell’interesse prioritario dei figli minorenni e dei figli maggiorenni non economicamente autosufficienti, e conviventi con uno dei genitori, a permanere nell’ambiente domestico in cui sono cresciuti, in modo tale da garantire la conservazione delle loro abitudini di vita e delle relazioni sociali radicatesi in tale ambiente.
  • 12.05.2022 – Cassazione Civile – sez. III – ordinanza n. 15169/22 – Gli accordi patrimoniali stabiliti con il divorzio hanno natura negoziale e sono soggetti agli ordinari rimedi impugnatori – La sentenza di divorzio su domanda congiunta (o su conclusioni concordi) ha effetto dichiarativo con riferimento agli accordi patrimoniali; ciò significa che l’accordo vive nel mondo del diritto solo quale atto di autonomia negoziale del quale la sentenza si limita a prendere atto in quanto non ostativo al fine della nuova configurazione dello status e della disciplina dei rapporti degli ex coniugi.
  • 08.02.2022 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 4035/22 – Figlio avviato alla carriera di avvocato: legittimo ridurre il mantenimento in suo favore – Confermata la vittoria per il padre. Tagliato anche il sostegno per il figlio più piccolo, che vanta già un introito di 500 euro mensili.
  • 21.10.2021 – Cassazione Civile – sez. VI – 1 – ordinanza n. 29290/21 – Revisione dell’assegno divorzile per modifiche della situazione economico-patrimoniale in corso di causa – «Nel giudizio di divorzio, se, da un lato, la domanda di assegno deve essere proposta nel rispetto degli istituti processuali propri di quel rito, quindi dovendo essere necessariamente contenuta nell’atto introduttivo del giudizio ovvero nella comparsa di risposta, tuttavia, dall’altro, deve escludersi la relativa preclusione nel caso in cui i presupposti del diritto all’assegno maturino nel corso del giudizio, in quanto la natura e la funzione dei provvedimenti diretti a regolare i rapporti economici tra i coniugi in conseguenza del divorzio, così come quelli attinenti al regime della separazione, postulano la possibilità di modularne la misura al sopravvenire di nuovi elementi di fatto».
  • 20.10.2021 – Cassazione Civile – sez. VI-1 – ordinanza n. 29195/21 – Lavoratrice e casalinga durante il matrimonio: assegno divorzile per l’ex moglie – Respinte le obiezioni proposte dall’ex marito. Inutile il riferimento alla presenza di una colf durante il matrimonio. Evidente, per i Giudici, il ruolo fondamentale svolto dalla donna nella gestione familiare e nella cura della figlia, ruolo che ha consentito al coniuge di dedicarsi con successo all’ambito professionale.
  • 18.10.2021 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 28646/21 – Assegno divorzile non dovuto: da quando scatta la restituzione? – Ove si accerti la non debenza di una determinata somma, come un assegno divorzile non dovuto, l’obbligo di restituzione scatta dal momento in cui il soggetto ha concretamente iniziato a percepire la somma.
  • 01.10.2021 – Cassazione Civile – sez. VI-1 – ordinanza n. 26682/21 – Difficile per l’ex moglie rientrare nel mondo del lavoro: indiscutibile il suo diritto all’assegno divorzile – Età avanzata e scarse competenze professionali legittimano la richiesta avanzata dalla donna nei confronti dell’ex marito. Fondamentale il fatto che ella abbia sacrificato il possibile percorso lavorativo per dedicarsi alla famiglia.
  • 18.05.2021 – Lei con le figlie nel piccolo paese, lui a far carriera in città: sì all’assegno divorzile per la moglie – Evidenti, secondo i Giudici, il sacrificio affrontato dalla donna, che ha rinunciato alla prospettiva di incarichi più prestigiosi, e il vantaggio tratto dall’uomo, che si è potuto dedicare alla carriera in maniera più proficua.  
  • 19.02.2021 – Cassazione, prima sezione civile, ordinanza n. 4494/2021 – Assegno di divorzio – Disoccupata e in difficoltà nel cercare un lavoro ha diritto all’assegno di divorzio dall’ex marito – A fronte del divario nelle condizioni economiche dei due coniugi, dell’inadeguatezza dei mezzi a disposizione della donna disoccupata che non abbia rifiutato occasioni di lavoro eventualmente presentatesi e della sua oggettiva difficoltà di procurarsi un lavoro viste la sua età e le sue condizioni personali, la ex moglie ha diritto all’assegno divorzile da parte dell’ex marito.
  • 17.02.2021 – Cassazione, prima sezione civile, ordinanza n. 4215/2021 – Assegno di divorzio – Determinazione dell’assegno divorzile – In tema di divorzio, non possono computarsi nel patrimonio del coniuge creditore dell’assegno divorzile, calcolato ai sensi dell’art. 5, comma 6, della l. n. 898/1970, anche gli introiti percepiti dal medesimo a seguito di inadempimento nella corresponsione dell’assegno di separazione, corrisposti in unica soluzione a seguito di azione esecutiva svolta con successo.
  • 15.02.2021 – Cassazione, prima sezione civile, ordinanza n. 3852/2021 –  Assegno di divorzio – L’efficacia ed i limiti dell’assegno divorzile – L’assegno divorzile ha efficacia costitutiva decorrente dal passaggio in giudicato della statuizione di risoluzione del vincolo coniugale, permettendo al giudice di merito di poter anticiparne la decorrenza con adeguata motivazione e in relazione alle circostanze del caso concreto. L’assegno di mantenimento trova il suo limite temporale nel passaggio in giudicato della sentenza di divorzio. Solo qualora nel giudizio divorzile, nella fase presidenziale o istruttoria, siano emessi provvedimenti provvisori, temporanei ed urgenti, questi ultimi si sostituiscono a quelli emessi nel giudizio di separazione.
  • 04.02.2021 – Cassazione, sesta sezione civile, ordinanza n. 2653/2021 – – Assegno di divorzio – L’ex moglie con poca voglia di cercare un lavoro non ha diritto all’assegno divorzile – Tenuto conto dell’età, non particolarmente avanzata, della donna (46 anni), dell’assenza di patologie o condizioni di salute ostative all’attività lavorativa già svolta occasionalmente, nonché della situazione economica complessiva, nonché di un atteggiamento rinunciatario della stessa a trovare un’occupazione, viene meno l’obbligo dell’ex marito di versarle l’assegno di divorzio.
  • 17.12.2020 – Cassazione, sesta sezione civile, ordinanza n. 28915/2020 – Assegno di divorzio – Pernotta spesso dal nuovo compagno e ha le chiavi del suo appartamento: addio all’assegno divorzile – Andare spesso a pernottare a casa del compagno, detenere le chiavi dell’appartamento a lui intestato, ricoprire infine cariche nelle società da lui gestite: tutti questi elementi sono sufficienti per ritenere che la donna abbia creato una nuova famiglia di fatto, dopo il divorzio, e quindi non possa più pretendere nulla dall’ex marito.
  • 09.12.2020 – Cassazione, sesta sezione civile, ordinanza n. 28104/2020 – Assegno di divorzio – L’assegno di divorzio non si basa più sul tenore di vita goduto durante il matrimonio – In tema di determinazione dell’assegno divorzile, la giurisprudenza ormai consolidata ritiene che il criterio del tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di matrimonio non possa più costituire il parametro adatto. Il giudice di merito deve infatti avere riguardo all’indipendenza economica, intesa come disponibilità di mezzi adeguati tali da consentire una vita dignitosa e autosufficiente.
  • 16.10.2020 – Cassazione, sesta sezione civile, ordinanza n. 22604/2020 – Assegno di divorzio – La nuova relazione dell’ex moglie influisce sull’assegno divorzile – La sussistenza di un obbligo di contribuzione mensile a carico dell’ex marito viene meno laddove l’ex moglie abbia instaurato una nuova relazione con il nuovo compagno caratterizzata da stabilità e continuità.

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