Separazione avvocato Bari

Le principali problematiche riguardanti la separazione personale dei coniugi attengono a:

  • affidamento o collocamento dei figli minorenni;
  • modalità di incontro dei figli minorenni da parte del genitore non affidatario o non collocatario degli stessi;
  • assegnazione della casa coniugale;
  • contributo al mantenimento dei figli minorenni da parte del genitore non affidatario o non collocatario degli stessi;
  • contributo al mantenimento dei figli maggiorenni economicamente non autosufficienti da parte del genitore non convivente con loro;
  • mantenimento dell’altro coniuge;
  • addebito della separazione;
  • modalità della separazione;
  • sorte degli immobili acquistati durante il matrimonio;
  • conseguenze della separazione rispetto ai regali fatti in favore dell’altro coniuge;
  • conseguenze della separazione rispetto all’eredità dell’altro coniuge;
  • rilevanza della convivenza con un’altra persona rispetto alla separazione;
  • richiesta di risarcimento dei danni causati durante il matrimonio;
  • circostanze che possono giustificare la modifica delle condizioni della separazione.

Si è ritenuto opportuno, pertanto, articolare il discorso relativo alle questioni in materia di separazione dei coniugi attraverso diverse pagine autonome, nelle quali sono affrontate tali questioni unitamente ad altre ancora per le quali i clienti sono soliti rivolgersi all’avvocato civilista, da loro spesso, nelle ricerche in rete, individuato utilizzando espressioni tipo “Avvocato matrimonialista Bari” o “Avvocato divorzista Bari” o “Avvocato separazione Bari”.

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Contatti

Per le problematiche in materia di separazione personale dei coniugi contattate il nostro studio legale civilista a Bari, le caratteristiche principali della cui attività sono riportate in Home e Studio legale.

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Novità giurisprudenziali

  • 18.12.2023 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 35249 – Le reiterate violenze fisiche e morali inflitte da un coniuge all’altro comportano non solo la pronuncia di separazione personale ma anche quella di addebito – Le reiterate violenze fisiche e morali, inflitte da un coniuge all’altro, costituiscono violazioni talmente gravi dei doveri nascenti dal matrimonio da fondare, di per sé sole, non solo la pronuncia di separazione personale, in quanto cause determinanti la intollerabilità della convivenza, ma anche la dichiarazione della sua addebitabilità all’autore di esse. Il loro accertamento esonera il giudice del merito dal dovere di procedere alla comparazione, ai fini dell’adozione delle relative pronunce, col comportamento del coniuge che sia vittima delle violenze, trattandosi di atti che, in ragione della loro estrema gravità, sono comparabili solo con comportamenti omogenei.
  • 12.12.2023 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 34728 – Convivenza stabile e continuativa e perdita del diritto all’assegno di mantenimento per il coniuge separato – In tema di crisi familiare, se durante lo stato di separazione il coniuge avente diritto all’assegno di mantenimento instaura un rapporto di fatto con un nuovo partner, che si traduce in una stabile e continuativa convivenza, ovvero, in difetto di coabitazione, in un comune progetto di vita connotato dalla spontanea adozione dello stesso modello solidale che connota il matrimonio, caratterizzato da assistenza morale e materiale tra i due partner, viene meno l’obbligo di assistenza materiale da parte del coniuge separato e quindi il diritto all’assegno. La prova dell’esistenza di un tale legame deve essere data dal coniuge gravato dall’obbligo di corrispondere assegno. Dalla prova della stabilità e continuità della convivenza può presumersi, salvo prova contraria, che le risorse economiche siano state messe in comune; ma nel caso in cui difetti la coabitazione, la prova dovrà essere rigorosa, dovendosi dimostrare che, stante il comune progetto di vita, i partner si prestano assistenza morale e materiale.
  • 14.11.2023 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 31635 – Assegno di mantenimento: insussistenza dei presupposti per il versamento e ripetizione dell’indebito – Nel caso in cui si accerti nel corso del giudizio (all’interno della sentenza di primo o secondo grado) l’insussistenza ab origine, in capo all’avente diritto, dei presupposti per il versamento dell’assegno di mantenimento separativo, ancorché riconosciuto in sede presidenziale o dal giudice istruttore in sede di conferma o modifica, opera la regola generale della condictio indebiti.
  • 31.05.2023 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 15196 – Moglie fotografata mano nella mano con un collega di lavoro: addebitabile a lei la separazione – Inutile l’opposizione della donna. Per i Giudici è palese come si sia resa colpevole di una relazione adulterina che ha dato il “la” alla crisi coniugale.
  • 26.05.2023 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 14564 – L’ex marito deve pagare la scuola privata per la figlia anche se non era d’accordo – Dopo l’accoglimento dell’opposizione al decreto ingiuntivo proposta dal padre, la madre ha fatto ricorso in Cassazione. I Giudici di legittimità hanno dato ragione alla ricorrente affermando che il genitore collocatario non ha un obbligo di informazione e concertazione preventiva con l’altro sulla determinazione delle spese straordinarie per i figli.
  • 19.07.2022 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 22616/22 – Per la determinazione dell’assegno di mantenimento assumono rilievo anche i redditi occultati al fisco – Ai fini dell’accertamento del tenore di vita familiare funzionale alla quantificazione dell’assegno di mantenimento in favore di moglie e figli in sede di separazione, rilevano anche i redditi sottratti al fisco e goduti dalla famiglia. Si attribuisce al giudice il potere ufficioso di disporre accertamenti patrimoniali allo scopo di fare emergere nel processo consistenze economiche non palesate dalle parti, quando, in ragione del loro occultamento, l’ordinaria ripartizione dell’onere della prova renderebbe estremamente difficoltosa, se non impossibile, la loro rivelazione.
  • 15.07.2022 – Cassazione Civile – sez. VI – 1 – ordinanza n. 22408/22 – Determinazione del quantum dell’assegno di mantenimento e assegnazione della casa coniugale – La Cassazione ha confermato l’assegno di mantenimento e l’assegnazione della casa familiare all’ex moglie in virtù degli elementi di fatto caratterizzanti la vicenda, tra cui l’età avanzata della donna e le sue precarie condizioni di salute.
  • 06.07.2022 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 21392/22 – Il consistente patrimonio personale della donna non legittima in automatico la riduzione dell’assegno di mantenimento in suo favore – Necessario valutare con attenzione il tenore di vita di cui ha goduto la donna durante il matrimonio. L’assegno di mantenimento deve essere idoneo a garantirle la possibilità di mantenere quel tenore di vita, anche se esso era alimentato pure dall’accertato suo patrimonio personale.
  • 13.04.2022 – Cassazione Civile, sez. VI – 1, ordinanza n. 11932/22 – Nullo il patto di versare una somma di denaro al coniuge in caso di futura separazione – Respinta la richiesta della moglie di ottenere dal marito la corresponsione di 500mila euro sulla base di un accordo sottoscritto prima della separazione.
  • 03.02.2022 – Cassazione Civile – sez. VI – 1 – ordinanza n. 3426/22 – Tensione e disaffezione tra i coniugi: comprensibile la scelta della moglie di andare via di casa – Impossibile addebitare alla donna la responsabilità per la separazione. Secondo i Giudici è evidente che la decisione da lei presa di abbandonare il tetto coniugale è catalogabile come l’inevitabile esito di una crisi familiare in atto da tempo.
  • 12.11.2021 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza 34100/21 – Assegno divorzile, le spese universitarie della prole sono considerate “ordinarie”- Incorre in un errore di sussunzione il giudice che esclude le spese per l’istruzione universitaria del figlio dalle spese ordinarie senza che ne siano evidenziati i caratteri di imprevedibilità ed imponderabilità che contribuiscono ad includerle nelle spese straordinarie.
  • 05.11.2021 – Cassazione Civile – sezioni unite – sentenza n. 32198/21 – Una stabile convivenza non esclude automaticamente il diritto all’assegno divorzile dell’ex coniuge economicamente più debole – Qualora sia accertata giudizialmente l’instaurazione di una stabile convivenza di fatto tra una terza persona e l’ex coniuge economicamente più debole, questi, se privo anche all’attualità, di mezzi adeguati o impossibilitato a procurarseli per motivi oggettivi, mantiene il diritto al riconoscimento di un assegno di divorzio a carico dell’ex coniuge, in funzione esclusivamente compensativa.
  • 02.07.2021 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 18785/21 – Figlia economicamente non autosufficiente a causa della sua inerzia: assegno di mantenimento revocato – Deve escludersi che l’assegno di mantenimento persegua una funzione assistenziale incondizionata dei figli maggiorenni disoccupati, di contenuto e durata illimitata, dovendo il relativo obbligo di corresponsione venire meno nel caso in cui il mancato raggiungimento dell’indipendenza economica si possa ricondurre alla mancanza di un impegno effettivo verso un progetto formativo rivolto all’acquisizione di competenze professionali o dipenda esclusivamente da fattori oggettivi contingenti o strutturali legati all’andamento dell’occupazione e del mercato del lavoro.
  • 30.06.2021 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 18608/21 – Revisione dell’assegno di mantenimento per i figli: quali i criteri? – Il provvedimento di revisione dell’assegno di mantenimento dei figli, sia minorenni che maggiorenni non autosufficienti, presuppone non solo l’accertamento di una sopravvenuta modifica delle condizioni economiche dei genitori, ma anche la sua idoneità a mutare il pregresso assetto patrimoniale realizzato col precedente provvedimento attributivo del predetto assegno.
  • 21.05.2021 – Cassazione, prima sezione civile, ordinanza n. 14037/21 – Convivenza ma niente rapporti fisici: impossibile parlare di riconciliazione tra i coniugi – Respinta la versione fornita dalla donna e mirata a sostenere l’avvenuta interruzione della separazione con conseguente condizione di improcedibilità dell’azione di divorzio. Per i Giudici i mesi passati sotto lo stesso tetto tra moglie e marito non hanno avuto un significato particolare, anche perché lei dormiva sul letto e lui sul divano e non ci sono stati rapporti fisici.
  • 13.05.2021 – Cassazione, sesta sezione civile – 1, ordinanza n. 12794/21 – Marito traditore inchiodato dai messaggi telematici: colpevole per la separazione – Confermata la vittoria della donna. Addebitata al coniuge la responsabilità per l’irreversibile crisi coniugale. Decisivo il peso probatorio riconosciuto ai messaggi amorosi inviati dall’uomo per via telematica.
  • 10.05.2021 – Cassazione, sesta sezione civile, ordinanza n. 12329/2021 – Età e formazione decisive: il part-time è il massimo possibile per la donna. Consequenziale il suo diritto al mantenimento – Inutile l’opposizione del marito. Confermato per lui l’obbligo di versare alla donna 200 euro ogni mese come assegno di mantenimento. Impossibile attribuire alla donna colpe per il mancato rinvenimento di migliori opportunità di lavoro.
  • 05.05.2021 – Cassazione Civile – sez. I – ordinanza n. 11789/21 – La separazione non può essere addebitata all’ex moglie solo perchè accusava l’ex marito di essere gay – Respinta definitivamente la tesi portata avanti dall’uomo. Per i Giudici le parole della donna non hanno dato il ‘la’ alla crisi coniugale, che era già in corso e non era stata cancellata dal rientro dell’uomo nella casa condivisa con la moglie.
  • 04.03.2021 – Cassazione Civile – sez. VI – ordinanza n. 5932/21 – Mantenimento, il titolo di studio non basta per giustificare il rifiuto di determinate offerte di lavoro – In discussione l’assegno riconosciuto alla moglie a corredo della separazione dal marito. Da valutare con attenzione il comportamento della donna per ciò che concerne la ricerca di un’occupazione e il rifiuto alle opportunità procuratele dal consorte.
  • 17.02.2021 – Cassazione, prima sezione civile, ordinanza n. 4219/2021 – Mantenimento dei figli – Il padre deve mantenere i figli anche se maggiorenni ma non economicamente autosufficienti – L’obbligo dei genitori di mantenere i figli non cessa automaticamente con il raggiungimento della maggiore età potendo perdurare anche oltre, secondo le circostanze da valutarsi caso per caso, finché essi non abbiano raggiunto una condizione di indipendenza economica.
  • 16.02.2021 – Cassazione Civile – sez. IV – ordinanza n. 3879/21 – Marito infedele tradito dai siti di incontri online: addebitata a lui la separazione – Confermata in Cassazione la decisione dei Giudici d’Appello. L’uomo è colpevole per la rottura con la coniuge, che, preso atto dei tradimenti subiti, è andata via di casa. Confermato anche il diritto della moglie a percepire dall’ex marito un assegno di 1.000 euro ogni mese.
  • 28.01.2021 – Cassazione, prima sezione civile, sentenza n. 2020/2021 – Assegno di mantenimento – L’assegno di mantenimento non può di per sé considerarsi diseducativo – Il genitore ricco non può chiedere la riduzione dell’assegno di mantenimento sostanzioso dovuto ai figli maggiorenni soltanto per dare loro una lezione.
  • 20.01.2021 – Cassazione, prima sezione civile, ordinanza n. 975/2021 – Mantenimento della moglie – Inattendibilità delle dichiarazioni fiscali a fronte del curriculum professionale – Il curriculum professionale del marito smentisce la dichiarazione dei redditi, per cui resta confermato il mantenimento a favore della moglie.
  • 29.12.2020 – Cassazione, sesta sezione civile, ordinanza n. 29779/2020 – Mantenimento dei figli – Negato l’assegno di mantenimento al figlio maggiorenne che non cerca lavoro – Il figlio divenuto maggiorenne ha diritto al mantenimento a carico dei genitori solo se, terminato il percorso di studi, dimostri di essersi effettivamente adoperato per rendersi autonomo economicamente, impegnandosi attivamente per trovare un’occupazione in base alle opportunità reali offerte dal mercato del lavoro, anche ridimensionando le proprie aspirazioni.
  • 30.11.2020 – Cassazione, prima sezione civile, ordinanza n. 27235/2020 – Addebito della separazione – Disinteresse verso la figlia malata, moglie lasciata sola: separazione addebitabile al marito – Rottura coniugale addebitabile al marito che si disinteressa totalmente della salute della figlia, lasciando sola la moglie, e che utilizza uno scontro col suocero come pretesto per giustificare la decisione di andare via di casa.
  • 27.10.2020 – Cassazione, sesta sezione civile, ordinanza n. 23473/2020 – Assegnazione della casa coniugale – Casa all’ex moglie se il figlio maggiorenne e non autosufficiente economicamente sta con lei nei week-end – Se il figlio maggiorenne, ma non autosufficiente economicamente, torna dalla madre ogni week-end, allora è legittima l’assegnazione a lei della casa coniugale a seguito di separazione con il marito.
  • 15.10.2020 – Cassazione, sesta sezione civile, ordinanza n. 22266/2020 – Addebito della separazione – Tradimenti reciproci, i messaggi hot della moglie non bastano per addebitarle la separazione – I tradimenti reciproci tra i coniugi escludono l’ipotesi di addebito della separazione a carico della moglie, nonostante gli inequivocabili messaggi da lei postati online, con cui ella si dichiarava disponibile a incontri amorosi con altri uomini, incontri poi effettivamente concretizzatisi.
  • 09.10.2020 – Cassazione, sesta sezione civile, ordinanza n. 21752 – Mantenimento dei figli – L’età di trenta anni del figlio non basta per liberare il padre dall’obbligo del mantenimento – L’obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli non cessa, ipso facto, con il raggiungimento della maggiore età da parte dei figli, ma perdura immutato finché il genitore non dia la prova che il figlio ha raggiunto l’indipendenza economica, ovvero che il mancato svolgimento di un’attività economica dipende da un atteggiamento di inerzia ovvero di rifiuto ingiustificato da parte del figlio.

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