Donazione e legittima
Certamente, una delle questioni in materia di donazione rispetto alle quali più spesso i clienti si rivolgono all’avvocato civilista è la lesione della quota di legittima che un legittimario ritiene di avere subito in conseguenza di uno o più atti di donazione posti in essere dal de cuius quando era in vita.
Infatti, laddove vi sia stata la lesione della quota legittima, le donazioni, il cui valore eccede la quota disponibile (ossia la parte del patrimonio complessivamente considerato di cui il titolare può liberamente disporre), sono soggette a riduzione fino alla quota medesima.
E tanto con due importanti precisazioni:
- i legittimari devono imputare alla quota legittima quanto essi stessi hanno ricevuto dal defunto in forza di atti di donazione (ovvero di legati), salvo che non ne siano stati espressamente dispensati dal donante;
- le donazioni non si riducono se non dopo esaurito il valore dei beni di cui il de cuius ha disposto per testamento.
Le donazioni si riducono cominciando dall’ultima e risalendo via via alle precedenti, fino a quando necessario al fine di ricostituire la quota di legittima spettante a coloro che l’hanno richiesta.
La riduzione delle donazioni può essere chiesta soltanto dai legittimari o dai loro aventi causa.
Se i donatari hanno ceduto a terzi gli immobili donati e non sono trascorsi venti anni dalla trascrizione dell’atto di donazione, il legittimario, premessa l’escussione dei beni del donatario, può chiedere ai successivi acquirenti la restituzione degli immobili oggetto della donazione.
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Per problematiche relative alla lesione della quota di legittima a causa di una donazione ed alle conseguenze dell’azione di riduzione della donazionecontattateci presso la sede di Bari del nostro studio legale, le caratteristiche generali della cui attività sono riportate in Home e Studio legale
