Contratti tipici
Alcuni dei più classici contratti tipici per i quali le aziende si rivolgono ad uno studio legale di avvocati civilisti sono:
- contratto di locazione
- contratto di affitto di azienda
- contratto preliminare
- contratto di compravendita
- contratto di comodato
- contratto di trasporto merci per conto terzi a mezzo di vettore
- contratto di appalto
- transazione
Domande/Risposte relative ad alcuni dei sopra indicati contratti
Ferme restando le problematiche di cui alla pagina “Contratto in generale“, con riferimento ai sopra indicati contratti tipici di seguito sono riportati alcuni degli interrogativi che i clienti ci hanno posto.
- Che differenza c’è tra preliminare e compromesso
Per quanto nel linguaggio comune, spesso, siano utilizzati come sinonimi, in realtà preliminare e compromesso non sono la stessa cosa. Infatti, con il preliminare le parti promettono di stipulare successivamente il contratto definitivo con il quale effettivamente realizzeranno l’effetto da loro voluto (ad es., il trasferimento della proprietà). Il compromesso, invece, è un contratto con il quale le parti, avendo già definito tutti gli elementi contrattuali, si impegnano a riprodurre l’accordo già raggiunto in un’altra forma, di solito in un atto pubblico, per cui il compromesso è già un contratto definitivo che realizza l’intento voluto dalle parti. - È valida la vendita di qualcosa che non esiste ancora
La vendita che ha per oggetto una cosa futura è valida, con la precisazione che l’acquisto della proprietà si verifica non appena la cosa viene ad esistenza. - È valido il contratto di locazione di immobili non registrato
Il contratto di locazione di immobili non registrato è nullo. - Posso cedere il contratto di affitto
Il conduttore non può cedere il contratto di locazione senza il consenso del locatore - Il sub trasportatore può chiedere il pagamento al mittente del trasporto
Chi ha svolto un servizio di trasporto su incarico di altro vettore, che a sua volta ha ricevuto incarico da un altro vettore ovvero dal mittente originario, ha azione diretta per il pagamento del corrispettivo nei confronti di tutti coloro che hanno ordinato il trasporto, i quali sono obbligati in solido nei limiti delle sole prestazioni ricevute e della quota di corrispettivo pattuita. - È valida la transazione non scritta
La transazione può anche essere fatta verbalmente, ma in caso di contestazione la relativa prova può essere fornita soltanto per iscritto: con la conseguenza che, in assenza di forma scritta, la transazione produce i suoi effetti soltanto se l’altra parte non ne contesti l’esistenza o il contenuto. Se, però, la transazione ha per oggetto beni immobili, deve essere necessariamente rivestire la forma scritta, altrimenti è nulla. - Entro quale termine il committente di un appalto deve denunciare i vizi
A pena di decadenza, il committente deve denunciare entro sessanta giorni dalla scoperta i vizi o le difformità dell’opera. La denuncia, però, non è necessaria se l’appaltatore ha riconosciuti i vizi o le difformità oppure se li ha occultati.
Contatti
Per assistenza e consulenza per le problematiche in materia contrattuale contattateci presso la sede di Bari del nostro studio, le caratteristiche generali della cui attività sono riportate in Home e Studio legale.